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giovedì 2 marzo 2017

Voi non sapete cos'è l'amore





Voi non sapete cos’è l’amore.
Voi non sapete cos’è l’amore fino al giorno in cui siete tornati a casa, l’avete trovata sul divano, troppo stanca anche solo per camminare, e l’avete accarezzata senza che ci fosse più speranza.
Voi non sapete cos’è l’amore se non avete cercato il suo sguardo, ma era girata dal lato sbagliato e non avete voluto disturbare quei pochi secondi in cui sembrava rilassarsi, accontentandovi di farvi seguire con la coda degli occhi.

Se non avete tenuto le vostre mani, stanche del lavoro, sulla sua vita, sempre più piccola, sempre più miserabile, sempre più sofferente, senza che lei non dicesse mai nulla.
Voi non sapete cos’è l’amore se ogni volta che avete pensato lei avete cominciato a sentire le lacrime risalire e vi siete sforzati di trattenervi, respiri calmi, immagini felici, autoconvincimento sull’ineluttabilità del dolore e della morte, e per circa 35 secondi ha funzionato, ma poi d’un tratta tutto ha ceduto e vi siete ritrovati incapaci di controllare alcunché.
Voi non sapete cos’è l’amore se non avete dovuto metterla su un tavolo, il vostro tavolo, distesa e l’avete guardata, sapendo che sarebbe finita a breve, che lei avrebbe smesso di soffrire nel secondo in cui per voi sarebbe iniziato il baratro.
Voi non sapete cos’è l’amore se non la immaginate felice che corre in un parco bene tenuto, pieno di suoi amici calmi ed affettuosi, mentre voi siete al buio a letto, a cercare di scacciare via un ricordo di felicità quando è l’unica cosa che potrebbe aiutarvi.
Non lo sapete se non le avete coperto gli occhi per non farle vedere quel ridicolo e blasfemo ago, il ferro che è solo morte e distruzione, e l’avete tenuta con voi mentre si addormentava, dicendole solo di stare calma, che a breve sarebbe finito tutto.
Sarebbe finito il dolore per lei, avrebbe iniziato il vostro.
Voi non sapete cos’è l’amore finché non avete visto il suo angolo vuoto, finché non vi siete alzati alle 4 di notte e l’avete cercata per darle una carezza e non avete trovato nulla. La natura odia il vuoto, e voi non sapete cos’è l’amore se non avete cominciato ad odiarlo a vostra volta.
Voi non sapete cos’è l’amore se non avete passato ora, giornate, settimane, anni, in cui tutta la vostra serenità dipendeva solo dal quel muso.
Voi non lo sapete perché non avete preso la sua coperta rossa, sporca e che sapeva di lei, e l’idea di lavarla, di coprire con essenze neutre il suo odore, era in quel momento la decisione più importante da affrontare.
Voi non lo sapete finché al mattino, vi ritrovate questi 10 minuti in più, non dovete più uscire con lei, e sono 10 minuti indegni di essere vissuti.
Voi non sapete cos’è l’amore e io non avrei mai voluto saperlo.
No.

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